Quando si pensa ad un viaggio in Italia, probabilmente la mente vola tra le antiche strade di Roma, i canali di Venezia o le vigne della Toscana.
Ma c’è un’Italia meno nota, intessuta di eleganza e tradizioni, che può essere scoperta seguendo il filo sottile ma potente di una passione: quella per i pizzi e i merletti.
I pizzi e i merletti italiani sono da secoli riconosciuti e apprezzati per maestria artigianale e bellezza: è una passione con una storia antica, tramandata nel tempo e oggi riscoperta e reinterpretata da giovani artigiani e designer. Trasformando i fili in poesia e intrecciandoli per realizzare vere e proprie opere d’arte tessute a mano, questa antica tradizione viene tramandata e resa estremamente contemporanea.
Ci porta alla scoperta di questo mondo antico un breve viaggio, suggerito dai travel designer di Elesta, attraverso luoghi e territori meno noti, dove la passione per pizzi e merletti continua a pulsare: centri culturali e musei dedicati alla conservazione di preziose testimonianze sulla lavorazione della seta e di altri filati, ma anche aziende tessili che credono nella cultura del bello, dove comprendere l’eredità e l’influenza dell’arte del pizzo e del merletto sulla cultura locale e il suo impatto sul design contemporaneo.
Partiamo dalla Sardegna, dove, a Samugheo, c’è il MURATS – Museo dell’arte tessile sarda, mentre a Macomer troviamo una scuola di ricamo dove viene insegnato il merletto a nodi, il pizzo tipico della zona di Bosa. Spostiamoci in Sicilia, a Cefalù dove, tra stradine acciottolate e vedute mozzafiato sul mare, si possono scoprire antiche tradizioni legate ai merletti siciliani: un modo affascinante per esplorare la storia locale e portare a casa un autentico pezzo di cultura siciliana.
Risalendo verso nord, nell’Appennino abruzzese si trova un museo del merletto a tombolo, nel borgo di Pescocostanzo, in provincia di L’Aquila, mentre poco lontano, tra le dolci colline delle Marche, arriviamo a Offida, un borgo medievale in provincia di Ascoli Piceno, che vanta una lunga tradizione nella produzione di merletti artigianali: qui, le vie strette e i vicoli lastricati conducono a botteghe artigiane dove assistere alla creazione di pizzi finemente lavorati.
Arriviamo in Friuli, a Gorizia, dove si lavora, sin dalla fine del Seicento, il particolare merletto a fuselli goriziano, un prodotto artistico unico, pregevole dal punto di vista tecnico, che si distingue per la bellezza di proporzioni, colori, particolari decorativi, e per accuratezza, precisione, regolarità ed uniformità di esecuzione.
Poco più a ovest, incontriamo l’isola dei colori e dei merletti, Burano. Situata nella laguna veneziana, quest’isola è famosa per le sue pittoresche case colorate ma è anche il luogo ideale per immergersi nell’arte dei merletti. Nelle botteghe, veri tesori di tradizione, gli abili artigiani creano con maestria pezzi unici che raccontano storie tramandate di generazione in generazione.
Milano è un centro di grande interesse per il tema del viaggio, anche per la vicinanza con il mondo dell’alta moda, che si avvale molto spesso delle raffinate abilità e delle “mani d’oro” di artigiane e ricamatrici.
Concludiamo il nostro viaggio sul Lago di Como, celebre per la sua bellezza naturale e che custodisce anche un importante tesoro di tradizioni artigianali. Nelle cittadine che si affacciano sulle rive del lago o poco distante, è possibile trovare laboratori dove si creano merletti lombardi. Ad esempio, in località come Cantù, centro famoso per il suo particolare pizzo e dove, ogni due anni, si svolge la Biennale Internazionale del Merletto, giunta nel 2023 alla XVI edizione.
Scoprire l’Italia seguendo il filo dei pizzi e dei merletti è quindi un viaggio nel cuore autentico del paese perché ogni città, ogni borgo ha la sua storia da raccontare attraverso questi tessuti finemente lavorati, che rappresentano un patrimonio culturale da preservare e tramandare.
Ogni punto sulla mappa è un’opportunità per conoscere un’Italia meno nota ma estremamente affascinante, seguendo un itinerario che invita a rallentare e a scoprire il mondo attraverso la lente di una
passione antica e affascinante, dove l’arte si intreccia con l’abilità delle artigiane, con il design e la moda e dove il passato si fonde col presente e rivive con la ricerca e con l’innovazione, in una creatività senza tempo.
Come spiega Elena Sisti, esperta di viaggi “slow” progettati sulle passioni dei viaggiatori e co-fondatrice di Elesta Travelling Passion, questo viaggio è un’immersione totale in una passione, una celebrazione della bellezza e della maestria, ma è anche un modo diverso per visitare le varie regioni italiane facendosi guidare da questo filo conduttore, tornato di grande attualità e sempre più amato da persone di ogni età.