Tra i motivi che spingono sempre più viaggiatori, provenienti da tutto il mondo, a visitare Milano e ad eleggerla come destinazione di un turismo non solo d’affari, il design ha sicuramente un ruolo centrale , in particolare nella settimana dedicata al Salone del Mobile e al Fuorisalone. Un settore creativo, strategico e produttivo, che è diventato nel tempo un motore di crescita e sperimentazione in tutta la città, coinvolgendo istituzioni, università, centri di ricerca, aziende, realtà culturali, designer, studenti.
L’edizione 2024 della Design Week milanese, con oltre 1300 eventi – per la precisione 1326, +10,5% rispetto allo scorso anno – sparsi in tutta la città, un ricco palinsesto di iniziative in grado di dialogare con il territorio, esposizioni, incontri non solo per gli addetti ai lavori ma aperti a tutte e tutti, ha offerto un’ulteriore occasione di vivere Milano, scoprirla e riscoprirla – anche per chi la abita tutto l’anno – attraverso il design nelle sue diverse forme, interpretazioni e applicazioni.
Milano, la casa del design
Quest’anno, ad accogliere gli operatori del settore, gli appassionati di design e i turisti in arrivo a Milano per la Design Week e per il Salone del Mobile, anche la campagna Milano Home of Design, di YesMilano. Un racconto fotografico che ha coinvolto, come protagonisti e protagoniste degli scatti, 45 persone tra designer, architetti, chef, ricercatrici, curatori d’arte, studenti, per un racconto collettivo di una città a cui contribuisce chi ci vive, che ci lavora, chi crea, studia, ricerca (e anche chi la amministra, visto che in uno degli scatti compare il sindaco Beppe Sala).
Sono 5 ritratti collettivi, realizzati dal fotografo Valerio Nico, con scene di vita quotidiana in diversi contesti cittadini: dalla Torre Velasca al monumento dedicato a Sandro Pertini in zona Montenapoleone, dal Teatro Continuo di Burri nel Parco Sempione al “Trifoglio” di Gio Ponti al Politecnico fino al Campus della Bocconi progettato da SANAA.
Il messaggio che queste immagini, diffuse in tutta la città attraverso 300 schermi e oltre 500 manifesti, vogliono trasmettere è molto chiaro: “il design, considerato nella sua accezione più ampia, è un veicolo potente di racconto e di promozione della città, capace di rafforzarne il posizionamento, se non addirittura il posto nell’immaginario collettivo”, ha commentato Fiorenza Lipparini, direttrice generale di Milano & Partners, “come destinazione per un viaggio.”
Design come motore di crescita
“Una festa per la città che non si limita alle zone storiche della Design Week ma coinvolge sempre più aree nuove e meno centrali, in un’ottica di valorizzazione di tutti i quartieri”, ha sottolineato l’assessora Alessia Cappello. “Con la sua capacità di evolversi e rinnovarsi continuamente anche in termini di sostenibilità ambientale, la Design Week, con il Salone del Mobile, ha contribuito nel corso degli anni a consolidare il posizionamento di Milano come la casa del design, a livello mondiale. A confermarlo sono i numeri delle presenze anche per questa edizione, i fatturati e l’indotto, le relazioni con i buyers e con la stampa non solo italiana, ma anche estera. La Milano Design Week si conferma dunque non solo un evento di prestigio, ma anche un motore di crescita economica e culturale per la città”.
Il Salone del Mobile e il Salone Satellite
Nei padiglioni di Rho Fiera, dove anche quest’anno si sono affollati, fin dal primo giorno di apertura, visitatori provenienti da tutto il mondo, viene presentato il frutto di un anno di lavoro, di ricerca, di sperimentazione, accanto a visioni in grado di suggerire l’identità e i modi dell’abitare di domani.
Molti ed eterogenei i linguaggi progettuali ed espressivi, che si intrecciano ad alcuni dei temi maggiormente presenti in quest’edizione, più o meno approfonditi, come la responsabilità nei confronti dell’ambiente e della società, la valorizzazione del lavoro e del patrimonio di sapere artigianale, la cultura del progetto, gli intrecci con il mondo della moda.
Pur nella complessità data da quasi duemila espositori da 35 Paesi, progetti culturali diffusi – da quelli più raccolti ed avvolgenti come la “Thinking Room” di David Lynch, due stanze del pensiero speculari da attraversare simbolicamente, o installazioni fuori scala come “Under the Surface” di Salotto.NYC – Accurat, Design Group Italia e Emiliano Ponzi – il focus su due ambienti centrali della casa con EuroCucina e il Salone del Bagno, il Salone del Mobile ha voluto continuare a percorrere, ancor più, la via della sostenibilità.
“Grazie alla condivisione di nuove Linee Guida Verdi per gli allestimenti, un ulteriore passo in avanti nell’ambito della Politica di Sostenibilità della Manifestazione, certificata ISO20121”, ha dichiarato la presidente del Salone Maria Porro, “ma anche un Salone sempre più aperto alla sperimentazione. Dalle neuroscienze, applicate al redesign dei layout e dei percorsi di visita al Programma Culturale 2024, in grado di innescare sinestesia e cortocircuiti aperti a tutti.”
Il 2024 è anche il compleanno del SaloneSatellite, straordinaria ‘fabbrica’ di connessioni per oltre 14.000 giovani talenti internazionali, ideata da Marva Griffin. Un quarto di secolo di creatività, celebrato anche con una grande mostra in Triennale Milano dal titolo “Universo Satellite”. Da segnalare in Triennale anche la bella mostra dedicata ad Alessandro Mendini, “Io sono un drago”, visitabile fino al 13 ottobre 2024.
La Milano Design Week in città
Mostre, esposizioni, eventi e installazioni aperti al pubblico si sono distribuite in 18 diversi quartieri della città, ognuno contraddistinto da una propria identità e una diversa offerta. Dalle zone storiche, come Brera, 5Vie, Durini, Isola, Statale, Tortona, accanto a due delle novità dello scorso anno, Zona Porta Venezia e Zona Monumentale, che per questa edizione si arricchisce del nuovo itinerario lungo il quartiere Sarpi, coinvolgendo anche il Centro Culturale Cinese.
Molte le proposte diffuse in città, in zona Castello, Porta Romana, Stazione Centrale, San Vittore, nel Quadrilatero della Moda, Zona Bocconi, Navigli, fino a quelle meno centrali come Nolo, Baranzate, Crescenzago – con Assab One – e Barona, con progetti all’insegna dell’economia circolare, la tradizione artigianale e la sperimentazione.
La Milano Design Week tra palazzi ed edifici dismessi
La Design Week è spesso anche l’occasione per scoprire i palazzi storici della città, che aprono le porte per ospitare diverse iniziative legate al design. Da Palazzo Litta a Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni, da Villa Mozart, con l’esposizione Doppia Firma della Fondazione Cologni, a Palazzo Morando, dall’ex seminario arcivescovile alla Galleria d’Arte Moderna, che ospita La Casa dell’Architetto, da Palazzo Giureconsulti con Masterly-The Dutch in Milano alla Sala dei Pilastri del Castello Sforzesco con l’installazione Transitions.
Dopo la temporanea apertura dell’Istituto Marchiondi in occasione della Milano Design Week dello scorso anno, la commissione composta da Comune, Triennale, ADI Design Museum e Politecnico di Milano ha selezionato quest’anno due progetti tra loro molto diversi: la ex Casa dell’Acqua di via Giacosa, storico edificio degli anni ‘20 all’interno del Parco Trotter, con un allestimento sul tema dell’acqua, e alcuni spazi commerciali dismessi di proprietà del Comune nei quartieri Cimiano e Niguarda. Rigenerati per accogliere le esposizioni di designer emergenti durante la settimana del design,, saranno poi rimessi a bando per ospitare negozi di vicinato a servizio del quartiere.