Napoli affascina i visitatori da tutto il mondo per tanti aspetti che la rendono celebre: la cultura e l’arte, il fascino di palazzi e vie, il paesaggio mozzafiato sul mare e sul Vesuvio e, naturalmente, la ricca gastronomia, capitanata da un classico come la pizza.
Ma oltre a queste meraviglie, la città del Golfo riserva un tesoro inestimabile per gli amanti della moda e della sartoria su misura. Andiamo a scoprirlo!
Le storiche sartorie napoletane, dove maestria, tradizione e ricerca si intrecciano per creare abiti di classe senza tempo, sono rinomate in tutto il mondo per l’altissima abilità artigianale nel creare abiti, realizzati a mano con tessuti pregiati e una passione che si tramanda da generazioni.
Queste botteghe, che prosperano nelle stradine strette e nei vicoli del centro storico, sono state per secoli custodi della tradizione sartoriale, in particolare legata agli abiti da uomo, e rappresentano una parte essenziale del patrimonio della moda italiana. Vantano infatti una lunga storia, dalle radici profonde, che si possono far risalire al 1351, quando nella chiesa di Sant’Eligio al Mercato nasceva la Confraternita dei Sartori.
L’evoluzione della sartoria partenopea continua nei secoli fino ad arrivare al 1800, quando nobili ed aristocratici di tutta Europa giungevano a Napoli con la richiesta di capi di alta moda, realizzati su misura, trasformando la città in una capitale di stile ed eleganza, la cui fama si andava espandendo sempre più oltralpe, portando i sarti napoletani a servire corti e signori.
La fama di Napoli come capitale della moda maschile raggiunge l’apice nel secolo successivo, quando gli artigiani locali definiscono quello stile fatto di un’eleganza impeccabile ma meno formale, con dettagli di un gusto che lascia spazio a tocchi originali.
Ciò che rende le sartorie napoletane uniche è la loro filosofia di produzione, fatta di amore e grande attenzione al dettaglio, con la massima dedizione alla ricerca di tessuti e alla scelta dei materiali da impiegare per la realizzazione del capo, provenienti da rinomate tessiture, con una predilezione per il cashmere, la lana vergine, il lino di alta qualità. Il processo di creazione di ogni abito coinvolge una serie di misurazioni per garantire che il risultato finale si adatti perfettamente al cliente: ogni passaggio è eseguito a mano, dal taglio del tessuto alla cucitura finale, creando un capo unico e impeccabile.
Sono molti i nomi di grandi maestri napoletani entrati nella storia della sartoria internazionale: da Pino Peluso, che porta nel suo atelier la storia della bottega di famiglia, dove fin da bambino ha iniziato a muovere i primi passi tra gessetti e modelli, ago e filo, a Raffaele Antonelli, figlio della storica sarta del Teatro San Carlo, Giuseppina Marrazzo, storica sarta del Teatro San Carlo, e riconosciuto tra i più talentuosi maestri dell’alto artigianato, a Gennaro Rubinacci, atelier attivo fin dal 1932, la cui tradizione viene portata avanti da figli e nipoti. Molto conosciuto è Gino Cimmino, che lavora con ago e filo fin da quando aveva 14 anni e oggi veste uomini politici, capi di stato e imprenditori in tutto il mondo, ma sono moltissimi i nomi che stanno continuando a scrivere la storia dell’alta sartoria napoletana, magari dopo avere imparato l’arte dalle loro mamme, anch’esse abilissime sarte.
Oggi, molte di queste storiche botteghe sono ancora in funzione e, preservando le tecniche e le tradizioni, rappresentano un patrimonio culturale tramandato di generazione in generazione.
Sebbene le sartorie napoletane conservino il loro fascino tradizionale, non sono rimaste ferme nel tempo: molte di esse hanno adottato una visione contemporanea dell’arte sartoriale, offrendo opzioni più attuali senza compromettere la qualità; alcune producono anche linee di abbigliamento prêt-à-porter, rendendo la moda accessibile a una clientela più ampia.
Napoli è naturalmente il luogo migliore per vivere l’esperienza di perdersi tra botteghe e artigiani, osservando le varie fasi che portano dal tessuto all’abito, scambiando qualche chiacchiera con gli artigiani e soprattutto lasciandosi catturare dall’atmosfera di questi atelier. Strade come la celebre Via dei Mille sono disseminate di questi laboratori e insegne storiche che rappresentano un punto di riferimento per chi cerca il calore della tradizione e lo stimolo della creatività.
Una visita a una sartoria napoletana è un’emozione unica, un’immersione in un mondo di eleganza e maestria artigianale, ma soprattutto nell’arte, nella storia e nella passione che definiscono la città.